La pianta del limone è un meraviglioso albero che si distingue 
dagli altri per la sua generosità.
Secondo la mitologia greca 
la dea Terra 
(Gea) per onorare le nozze tra Era e Zeus 
produsse degli alberelli rigogliosi dai Pomi aurei, emblema di fecondità e 
amore. Un bene assai prezioso e da presevare. 
Giove, infatti, timoroso di un 
loro possibile furto, decise di custodirli in un meraviglioso giardino, 
sorvegliato dalle Esperidi.L’XIa fatica 
di Ercole fu proprio quella di dover rubare i preziosi pomi Simbolo del calore e 
del sole mediterraneo, il limone ha però origini asiatiche e precisamente proviene dall'Estremo Oriente (India e Cina) dove 
fu trovato allo stato spontaneo. Conosciuto in Cina, in India e nelle civiltà 
mesopotamiche per le sue proprietà antisettiche, antireumatiche e tonificanti e 
considerato sacro nei paesi islamici, veniva per lo più impiegato come antidoto 
contro i veleni, come astringente contro le forme dissenteriche ed emorragiche 
nonché per tenere lontano il demonio dalle case. Gli antichi Egizi lo 
utilizzavano per imbalsamare le mummie e spesso lo riponevano nelle tombe con 
datteri e fichi. I Greci lo importavano dalla 
Media e lo utilizzavano a scopo ornamentale e per profumare la biancheria 
e difenderla dalle tarme. Le prime chiare descrizioni dell'impiego del limone a 
scopo terapeutico risalgono alle opere di Teofrasto, l'allievo di Aristotele, 
che viene considerato il fondatore della fitoterapia. Era costume degli Ellenici 
coltivare gli alberi di limone vicino agli ulivi per preservare questi ultimi da 
attacchi parassitari. Anche Plinio parlò del 
limone nei suoi trattati e lo prescrisse, tra l'altro, come antidoto 
verso diversi veleni. E’certo, dunque, che il limone fosse trapiantato ed 
acclimatato in Campania nel primo secolo dopo Cristo, sia pure come frutto raro. 
 Tra i Romani pare che l'imperatore Nerone ne 
fosse un assiduo consumatore, ossessionato come era dal presentimento di un suo 
possibile avvelenamento. 
In Occidente il limone si diffuse intorno all'anno 
1000 grazie agli Arabi che lo portarono in Sicilia. 
La prima descrizione del 
limone, introdotto dall'India due secoli prima, apparve infatti in scritti arabi 
del dodicesimo secolo. Le origini del nome derivano dal persiano (لیمو Limu). In Europa la prima vera coltivazione di limoni 
venne impiantata a Genova a metà del quindicesimo secolo. 
Nel 1494 i limoni comparvero nelle Azzorre, mentre 
in America il limone e gli altri agrumi furono portati dagli Spagnoli e dai 
missionari dopo la scoperta di Cristoforo Colombo. Nel XV secolo si scoprì 
inoltre che il succo di limone curava e preveniva lo scorbuto, malattia diffusa tra 
i marinai che si cibavano per lunghi periodi solamente con farine, cibi 
conservati e altri alimenti privi di vitamina C. 
Con il tempo si 
appurò che lo scorbuto dipendeva dalla carenza massiccia e prolungata di 
vitamina C (acido ascorbico) presente nella frutta e nelle verdure fresche e ciò 
spiega anche perché si iniziò ad utilizzare i limoni in grande quantità a bordo 
delle navi. Fu tramite i viaggi per mare che il 
frutto venne introdotto anche nei paesi del Nord Europa. Le navi che 
arrivavano nel Mediterraneo si rifornivano di limoni, pagandoli con merci 
pregiate o addirittura in oro. I frutti acquistati venivano rivenduti a prezzi 
altissimi nei paesi del Nord, dove il limone era considerato un prodotto di gran 
lusso, ma sempre a prevalente scopo ornamentale e terapeutico. Solamente nel 
XVIII secolo il limone cominciò ad essere usato in cucina per aromatizzare cibi 
e bevande. 
Le 
leggende raccontano di frutti dalle proprietà divine: dai poteri antivenefici. 
Per questo venivano consumati in segreto dai condannati a morte per salvarsi dai 
morsi velenosi di terribili aspidi. Il poeta Virgilio narra della magica mela 
della Media che salvava dagli avvelenamenti di matrigne malvagie.
I 
Romani avevano conosciuto il limone durante la loro espansione in Persia, ma ne 
fecero uso solo dopo la sua diffusione in Spagna e il Italia meridionale ad 
opera degli Arabi. Ancora oggi il suo nome scientifico Citrus Medica o Agrume 
della Media (antico nome della Persia) ricorda il suo luogo d'origine: l'attuale 
Iran.
A partire dal X secolo d.C. si utilizzò frequentemente come 
medicinale: contro la febbre, contro la nausea, contro le pestilenze e lo 
scorbuto, la malattia che colpiva i marinai. 
Infine la completa diffusione del 
frutto in Europa si deve ai Crociati che dall'Oriente lo importarono con il nome 
Limun.
Secondo antiche leggende, Giunone aveva portato in dote a Giove 
alcune piante dai cui rami pendevano frutti splendenti come l'oro. Giove li 
trasportò in un'isola del grande Oceano, nel magico giardino delle Ninfe 
Esperidi. Da cui il solare frutto degli agrumi prese nome Esperidio. Ercole 
riuscì ad entrare nel giardino e a donare agli uomini i frutti magici.
Le 
leggende raccontano di frutti dalle proprietà divine: dai poteri antivenefici. 
Per questo venivano consumati in segreto dai condannati a morte per salvarsi dai 
morsi velenosi di terribili aspidi. Il poeta Virgilio narra della magica mela 
della Media che salvava dagli avvelenamenti di matrigne malvagie.
I 
Romani avevano conosciuto il limone durante la loro espansione in Persia, ma ne 
fecero uso solo dopo la sua diffusione in Spagna e il Italia meridionale ad 
opera degli Arabi. Ancora oggi il suo nome scientifico Citrus Medica o Agrume 
della Media (antico nome della Persia) ricorda il suo luogo d'origine: l'attuale 
Iran.
A partire dal X secolo d.C. si utilizzò frequentemente come 
medicinale: contro la febbre, contro la nausea, contro le pestilenze e lo 
scorbuto, la malattia che colpiva i marinai. Infine la completa diffusione del 
frutto in Europa si deve ai Crociati che dall'Oriente lo importarono con il nome 
Limun.
In Europa la prima vera coltivazione di limoni 
venne impiantata a Genova a metà del quindicesimo secolo. Nel 1494 i limoni 
comparvero nelle Azzorre, mentre in America il limone e gli altri agrumi furono 
portati dagli Spagnoli e dai missionari dopo la scoperta di Cristoforo Colombo.
Le 
leggende raccontano di frutti dalle proprietà divine: dai poteri antivenefici. 
Per questo venivano consumati in segreto dai condannati a morte per salvarsi dai 
morsi velenosi di terribili aspidi. Il poeta Virgilio narra della magica mela 
della Media che salvava dagli avvelenamenti di matrigne malvagie.
I 
Romani avevano conosciuto il limone durante la loro espansione in Persia, ma ne 
fecero uso solo dopo la sua diffusione in Spagna e il Italia meridionale ad 
opera degli Arabi. Ancora oggi il suo nome scientifico Citrus Medica o Agrume 
della Media (antico nome della Persia) ricorda il suo luogo d'origine: l'attuale 
Iran.
A partire dal X secolo d.C. si utilizzò frequentemente come 
medicinale: contro la febbre, contro la nausea, contro le pestilenze e lo 
scorbuto, la malattia che colpiva i marinai. Infine la completa diffusione del 
frutto in Europa si deve ai Crociati che dall'Oriente lo importarono con il nome 
Limun.
Secondo antiche leggende, Giunone aveva portato in dote a Giove 
alcune piante dai cui rami pendevano frutti splendenti come l'oro. Giove li 
trasportò in un'isola del grande Oceano, nel magico giardino delle Ninfe 
Esperidi. Da cui il solare frutto degli agrumi prese nome Esperidio. Ercole 
riuscì ad entrare nel giardino e a donare agli uomini i frutti magici.
Le 
leggende raccontano di frutti dalle proprietà divine: dai poteri antivenefici. 
Per questo venivano consumati in segreto dai condannati a morte per salvarsi dai 
morsi velenosi di terribili aspidi. Il poeta Virgilio narra della magica mela 
della Media che salvava dagli avvelenamenti di matrigne malvagie.
In Europa la prima vera coltivazione di limoni 
venne impiantata a Genova a metà del quindicesimo secolo. Nel 1494 i limoni 
comparvero nelle Azzorre, mentre in America il limone e gli altri agrumi furono 
portati dagli Spagnoli e dai missionari dopo la scoperta di Cristoforo Colombo.
A partire dal X secolo d.C. si utilizzò frequentemente come 
medicinale: contro la febbre, contro la nausea, contro le pestilenze e lo 
scorbuto, la malattia che colpiva i marinai. Infine la completa diffusione del 
frutto in Europa si deve ai Crociati che dall'Oriente lo importarono con il nome 
Limun.
Il limone è originario dell'Estremo Oriente 
(India e Cina) dove si trovò allo stato spontaneo. 
Si riteneva che gli antichi 
romani non conoscessero questo frutto, ma nel 1951 vi fu una scoperta 
archeologica decisiva: nel corso di scavi effettuati a Pompei venne alla luce 
una casa, denominata la Casa del frutteto, sulle cui pareti vi erano magnifici 
dipinti di piante tra le quali il limone. Siamo quindi sicuri che il limone, sia 
pure come frutto raro, era trapiantato ed acclimatato in Campania nel primo 
secolo dopo Cristo, se si considera che Pompei fu distrutta dall'eruzione del 
Vesuvio nell'anno 79 d.C. 
In America, invece, il limone e gli altri agrumi 
furono portati dagli spagnoli e dai missionari dopo la scoperta di Cristoforo 
Colombo. Il limone è una pianta che ha la proprietà di fiorire in continuazione 
e può, pertanto, portare contemporaneamente fiori, frutti immaturi e frutti 
maturi; e la produzione dei limoni si ha, così, in tutte le stagioni, salvo un 
rallentamento durante i mesi più freddi. Le prime chiare descrizioni 
dell'impiego del limone a scopo terapeutico risalgono alle opere di Teofrasto, 
l'allievo di Aristotele, che viene considerato il fondatore della fitoterapia. 
Anche Plinio parlò del limone nei suoi trattati e lo prescrisse, tra l'altro, 
come antidoto verso diversi veleni. Nel XV secolo si scoprì casualmente che il 
succo di limone curava e preveniva lo scorbuto, malattia diffusa tra i naviganti 
che si cibavano per lunghi periodi solamente con farine e alimenti conservati. 
Si iniziò così ad utilizzare i limoni in grande quantità a bordo delle navi; e 
tramite i viaggi per mare il frutto fu introdotto nei paesi del Nord Europa. Le 
navi che arrivavano nel Mediterraneo si rifornivano dei limoni pagandoli con 
merci pregiate o addirittura in oro; i frutti acquistati venivano rivenduti a 
prezzi altissimi nei paesi del Nord dove il limone era considerato un prodotto 
di gran lusso. Solamente in epoca recente (XVIII secolo) il limone comincia ad 
essere usato in cucina per aromatizzare alcuni cibi. 
La prima descrizione del limone appare in epoca romana in 
alcuni dipinti pompeiani. Sembra che il primo agrume del mondo romano sia stato 
il cedro, ben noto tra i Romani come 
"pomo di Persia". È documentato che i Romani conoscevano già nel I secolo pure 
il limone e l'arancio 
amaro. Un'altra descrizione del limone, 
introdotto dall'India due secoli prima, appare in 
scritti arabi del XII secolo. Le origini del nome 
derivano dal persiano لیمو (līmū). In Europa la prima coltivazione è in 
Sicilia, dopo il X secolo e più tardi a Genova (a metà del XV secolo. Compaiono nelle 
Azzorre nello stesso periodo, nel 
1494.
Secondo antiche leggende, Giunone aveva portato in dote a 
Giove alcune piante dai cui rami pendevano frutti splendenti come l'oro. Giove 
li trasportò in un'isola del grande Oceano, nel magico giardino delle Ninfe 
Esperidi. Da cui il solare frutto degli agrumi prese nome Esperidio. Ercole 
riuscì ad entrare nel giardino e a donare agli uomini i frutti magici.
Nel XV secolo si scoprì inoltre che il succo di limone curava e 
preveniva lo scorbuto, malattia diffusa tra i marinai che si cibavano per lunghi 
periodi solamente con farine, cibi conservati e altri alimenti privi di vitamina 
C. 
Con 
il tempo si appurò che lo scorbuto dipendeva dalla carenza massiccia e 
prolungata di vitamina C (acido ascorbico) presente nella frutta e nelle verdure 
fresche e ciò spiega anche perché si iniziò ad utilizzare i limoni in grande 
quantità a bordo delle navi. 
Fu tramite i viaggi per mare che il frutto venne introdotto anche 
nei paesi del Nord Europa. Le navi che arrivavano nel Mediterraneo si 
rifornivano di limoni, pagandoli con merci pregiate o addirittura in oro. 
I 
frutti acquistati venivano rivenduti a prezzi altissimi nei paesi del Nord, dove 
il limone era considerato un prodotto di gran lusso, ma sempre a prevalente 
scopo ornamentale e terapeutico. 
Solamente nel XVIII secolo il 
limone cominciò ad essere usato in cucina per aromatizzare cibi e bevande.  
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